Strasburgo. Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. GRANDE CAMERA. Caso LEYLA SAHIN contro TURCHIA. Sentenza del 10 novembre 2005. Ricorso n° 44774/98. Il diritto all’istruzione garantito dall’ articolo 2 del Protocollo n. 1, della Convenzione europea dei Diritti Umani, si applica anche all’insegnamento di grado universitario. Il divieto del portamento del foulard islamico negli istituti dell'insegnamento di grado universitario in Turchia NON costituisce una violazione dei diritti e libertà enunciati agli articoli 8, 9, 10 e 14 della Convenzione europea dei Diritti Umani, ed all'articolo 2 del Protocollo n. 1. (traduzione non ufficiale della sentenza a cura dell’avv. Maurizio de Stefano )
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, CASO ÇAKICI contro TURCHIA sentenza dell’08 luglio 1999
Violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo in ragione della morte del fratello del ricorrente, scomparso dopo essere stato detenuto dalle forze di polizia e per l’inadeguatezza delle indagini compiute dalle autorità.
Violazione dell’articolo 3 (divieto di tortura, di pene o trattamenti inumani o degradanti) poiché Ahmet Çakici è stato torturato durante la sua detenzione.
Violazione dell’articolo 5 (diritto alla libertà) trattandosi di detenzione illegittima d’Ahmet Çakici nell’assenza totale delle garanzie richieste da questa norma.
Violazione dell’articolo 13 (diritto ad un ricorso effettivo) poiché il ricorrente non disponeva d’un ricorso effettivo per esporre le sue doglianze.
La Corte ha stigmatizzato il comportamento del Governo Turco in occasione delle indagini svolte dalla Commissione Europea dei Diritti dell’Uomo.
La Corte rileva che tali indagini sono state rese oltremodo difficoltose in quanto il Governo, violando ai suoi obblighi internazionali, non ha consentito ai delegati della Commissione di accedere agli originali registri della carcerazione né ha facilitato la comparizione dei testimoni. La Corte ritiene che per l’efficacia del meccanismo di ricorso previsto dalla Convenzione, assume la massima importanza che gli Stati forniscano ogni facilitazione necessaria per consentire l’accertamento dei fatti di cui ai ricorsi.
La Turchia è stata condannata al pagamento di una somma di denaro in favore dei superstiti della vittima.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, CASO TANRIKULU contro TURCHIA sentenza dell’08 luglio 1999 .
Violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo in ragione della morte violenta del marito della ricorrente a seguito di una sparatoria, per l’inadeguatezza delle indagini compiute dalle autorità sulle circostanze in cui è avvenuto il decesso.
Violazione dell’articolo 13 (diritto ad un ricorso effettivo) poiché la ricorrente non disponeva d’un ricorso effettivo per esporre le sue doglianze.
La Turchia è stata condannata al pagamento di una somma di denaro in favore dei superstiti della vittima.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, TREDICI CASI CONTRO TURCHIA sentenza dell’08 luglio 1999
Ceylan c. Turquie, Arslan c. Turquie, Gerger c. Turquie, Polat c. Turquie, Karatas c. Turquie, Erdogdu et Ince c. Turquie, Baskaya et Okçuoglu c. Turquie , Okçuoglu c. Turquie, Sürek et Özdemir c. Turquie, Sürek c. Turquie (n° 1), Sürek c. Turquie (n° 2), Sürek c. Turquie (n° 3), et Sürek c. Turquie (n° 4).
Violazione dell’art. 10 della Convenzione (diritto alla libertà di espressione)
Violazione dell’art. 6 paragrafo 1 (diritto ad un " tribunale indipendente ed imparziale " poiché in seno al collegio di tre giudici che compongono la Corte di sicurezza dello Stato, figura un giudice militare che continua ad appartenere all’esercito, che è sottoposto alla disciplina militare e la cui nomina dipende in larga parte dal Governo .
Violazione dell’art. 7 della Convenzione ((nullum crimen, nulla poena sine lege), anche per l’applicazione estensiva e per analogia della legge penale.
La Turchia è stata condannata al pagamento di una somma di denaro in favore dei ricorrenti (che erano sindacalisti, scrittori, uomini di cultura, giornalisti, uomini politici, editori).
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso AYTEKIN contro TURCHIA Sentenza 23/09/1998 22880/93 uccisione di un individuo in uno scontro armato con forze di sicurezza, assenza di un controllo giudiziario effettivo,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso GÜLEÇ contro TURCHIA Sentenza 27/07/1998 Raccolta 1998-IV 21593/93 uccisione di un individuo in uno scontro armato con forze di sicurezza, assenza di un controllo giudiziario effettivo,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso ERGI contro TURCHIA Sentenza 28/07/1998 Raccolta 1998-IV 23818/94 uccisione di un individuo in uno scontro armato con forze di sicurezza, assenza di un controllo giudiziario effettivo, limitazioni al diritto di ricorso effettivo.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso KAYA contro TURCHIA Sentenza 19/02/1998 Raccolta 1998-I 22729/93 uccisione di un individuo in uno scontro armato con forze di sicurezza, obbligo di svolgere indagini effettive, dubbi sulle circostanze della morte, gravi lacune nelle indagini , assenza di un controllo giudiziario effettivo,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso YASA contro TURCHIA Sentenza 02/09/1998 22495/93 uccisione di un individuo in uno scontro armato con forze di sicurezza, assenza di un controllo giudiziario effettivo,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso KURT contro TURCHIA Sentenza 25/05/1998 Raccolta 1998-III 24276/94 sparizione di un detenuto, Limitazioni al diritto di ricorso effettivo.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso AYDIN contro TURCHIA Sentenza 25/09/1997 Raccolta 1997-VI 23178/94 tortura, sevizie e stupro, scarsa diligenza nella conduzione delle indagini, assenza di un controllo giudiziario effettivo,. Limitazioni al diritto di ricorso effettivo.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso AKSOY contro TURCHIA Sentenza 18/12/1996 Raccolta 1996-VI 21987/93 trattamento inumani e degradanti, sevizie su terrorista , lesioni inferte da agenti di polizia diritto ad essere interrogati da un giudice,. assenza di un controllo giudiziario effettivo,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso ERDAGÖZ contro TURCHIA Sentenza 22/10/1997 Raccolta 1997-VI 21890/93 trattamento inumani e degradanti
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso AKDIVAR ED ALTRI contro TURCHIA Sentenza 16/09/1996 Raccolta 1996-IV 21893/93, Sentenza 01/04/1998 Raccolta 1998-II 21893/93 distruzioni abitazioni curde da parte delle forze di sicurezza, assenza di un controllo giudiziario effettivo, Limitazioni al diritto di ricorso effettivo.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso MENTES ED ALTRI contro TURCHIA Sentenza 28/11/1997 Raccolta 1997-VIII 23186/94 , Sentenza 24/07/1998 Raccolta 1998-IV 23186/94 incendio abitazioni curde da parte delle forze di sicurezza, inadeguatezza delle indagini, assenza di un controllo giudiziario effettivo,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso GÜNDEM contro TURCHIA Sentenza 25/05/1998 Raccolta 1998-III 22275/93 distruzioni abitazioni curde da parte delle forze di sicurezza, assenza di un controllo giudiziario effettivo,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso ZANA contro TURCHIA Sentenza 25/11/1997 Raccolta 1997-VII 18954/91 diritti della difesa mancata comparizione in udienza dell’imputato
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso SAKIK ED ALTRI contro TURCHIA Sentenza 26/11/1997 Raccolta 1997-VII 23878/94 - 23879/94 -, custodia cautelare di presunti terroristi, assenza di controllo giudiziario della regolarità della detenzione
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso SELÇUK e ASKER contro TURCHIA Sentenza 24/04/1998 Raccolta 1998-II 23184/94 - 23185/94 , trattamento inumani e degradanti, incendio doloso abitazioni curde da parte delle forze di sicurezza, inadeguatezza delle indagini.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso TEKIN contro TURCHIA Sentenza 09/06/1998 Raccolta 1998-IV 22496/93 trattamento inumani e degradanti
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso DEMIR ED ALTRI contro TURCHIA Sentenza 23/09/1998 21380/93 - 21381/93 - 213 diritto ad essere interrogati da un giudice,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso ÇIRAKLAR contro TURCHIA Sentenza 28/10/1998 19601/92 indipendenza dei giudici,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso INCAL contro TURCHIA Sentenza 09/06/1998 Raccolta 1998-IV 22678/93 indipendenza dei giudici, insufficienza del diritto di difesa dell’imputato.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso PARTITO COMUNISTA UNIFICATO DI TURCHIA ED ALTRI contro TURCHIA Sentenza 30/01/1998 Raccolta 1998-I 19392/92 scioglimento del partito, ingerenza della pubblica autorità,
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, caso PARTITO SOCIALISTA ED ALTRI contro TURCHIA Sentenza 25/05/1998 Raccolta 1998-III 21237/93 scioglimento del partito, ingerenza della pubblica autorità.
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, CASO ÖCALAN contro TURCHIA del 30 novembre 1999
MISURA PROVVISORIA NEL CASO ÖCALAN
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (1a Sezione) ha esaminato la domanda che le hanno presentato gli avvocati del sig. Abdullah Öcalan affinché essa indichi al Governo convenuto delle misure provvisorie in virtù dell'articolo 39 del Regolamento della Corte.
Il sig. Öcalan, il cui ricorso contro la Turchia è stato depositato il 16 febbraio, denuncia una violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo ai sensi degli articoli 2 (diritto alla vita), 3 (divieto della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti), 5 (diritto alla libertà ed alla sicurezza) e 6 § 1 (diritto ad un processo equo).
La Corte ha deciso d’applicare l’articolo 39 del Regolamento. Essa ha notificato alle autorità la seguente misura provvisoria:
" La Corte richiede allo Stato convenuto di adottare tutte le misure necessarie perché la pena capitale non sia eseguita affinché la Corte possa proseguire efficacemente l’esame della ricevibilità e del merito delle denunce che il ricorrente formula sul terreno della Convenzione. " (traduzione non ufficiale).
Ai sensi dell'articolo 39 § 1 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo:
"La Camera o in caso di necessità, il suo Presidente, possono, sia su richiesta di una parte o di ogni altra persona interessata, sia d’ufficio, indicare alle parti ogni misura provvisoria che essi stimano dover essere adottata nell’interesse delle parti o del buon andamento della procedura."