Corte di Giustizia UNIONE EUROPEA (UE) (Lussemburgo)

  • DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA
    CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA’ EUROPEE (LUSSEMBURGO)
    TRIBUNALE DI PRIMO GRADO DELLE COMUNITA’ EUROPEE (LUSSEMBURGO)

  • TRIBUNALE DI PRIMO GRADO DELLE COMUNITA’ EUROPEE (LUSSEMBURGO) SENTENZA 15 gennaio 2003. Nelle cause riunite T-377/00, T-379/00, T-380/00, T-260/01 e T-272/01, Philips Morris International, Inc., R. J. Reynolds Tobacco Holdings, Inc., RJR Acquisition Corp., R. J. Reynolds Tobacco Company, R. J. Reynolds Tobacco International, Inc., Japan Tobacco, Inc., contro Commissione delle Comunità europee, sostenuta da : Parlamento europeo, Regno di Spagna, Repubblica francese, Repubblica italiana, Repubblica portoghese, Repubblica di Finlandia, Repubblica federale di Germania, Repubblica ellenica, Regno dei Paesi Bassi. (Il diritto di esperire un ricorso effettivo dinanzi ad un giudice competente ((spettante a tutti coloro i cui diritti e le cui libertà tutelati dall'ordinamento giuridico dell'Unione siano stati violati)) si fonda sulle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri e sugli artt. 6 e 13 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, nonché sull’art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000, la quale, pur se non dotata di forza giuridica vincolante, dimostra l'importanza, nell'ordinamento giuridico comunitario, dei diritti che essa enuncia.

  • CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA’ EUROPEE (LUSSEMBURGO) SENTENZA 22 ottobre 2002. Nel procedimento C-94/00. Roquette Frères SA e Directeur général de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes, con l'intervento della Commissione delle Comunità europee. (La Corte di Giustizia delle Comunità Europee in sede di intepretazione dei diritti fondamentali dei quali la stessa Corte di Giustizia delle Comunità Europee garantisce l'osservanza, deve tener conto della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che a sua volta interpreta la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo)

  • CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA’ EUROPEE (LUSSEMBURGO) SENTENZA 15 ottobre 2002. Nei procedimenti riuniti C-238/99 P, C-244/99 P, C-245/99 P, C-247/99 P, da C-250/99 P a C-252/99 P, e C-254/99 P, Limburgse Vinyl Maatschappij NV (LVM), DSM NV e DSM Kunststoffen BV, Montedison SpA, Elf Atochem SA, Degussa AG, Enichem SpA, Wacker-Chemie GmbH, Hoechst AG, Imperial Chemical Industries plc (ICI), contro Commissione delle Comunità europee. (La Corte di Giustizia delle Comunità Europee in sede di intepretazione dei diritti fondamentali dei quali la stessa Corte di Giustizia delle Comunità Europee garantisce l'osservanza, deve tener conto della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che a sua volta interpreta la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo).

  • CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA’ EUROPEE (LUSSEMBURGO) SENTENZA  17 settembre   2002. Nel procedimento C-413/99. Baumbast, R e Secretary of State for the Home Department. (Conformemente alla giurisprudenza della  Corte di Giustizia delle Comunità Europee,  il Regolamento (CEE) n. 1612/68 sulla libera circolazione delle persone deve essere interpretato alla luce dell'esigenza del rispetto della vita familiare di cui all'art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, rispetto che fa parte dei diritti fondamentali i quali, secondo costante giurisprudenza, sono riconosciuti dal diritto comunitario). (Diritto di soggiorno dei figli di un cittadino dell’Unione Europea).
     

  • CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA’ EUROPEE (LUSSEMBURGO) CONCLUSIONI DELL'AVVOCATO GENERALE JEAN MISCHO, presentate il 20 settembre 2001, nelle Cause riunite C-20/00 e C-64/00 Booker Aquaculture Ltd, che spende il nome commerciale «Marine Harvest McConnell», e Hydro Seafood GSP Ltd contro The Scottish Ministers  (Rassegna congiunta della  giurisprudenza della   Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e della giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee sul  riconoscimento del diritto di proprietà, quale garantito dall'art. 1 del Protocollo addizionale n. 1 della  Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo) 

  •  RIFERIMENTI NORMATIVI CHE HANNO “ISPIRATO” LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA